Nelle prossime righe andremo a vedere qual’è la differenza tra spazi di colore e profili di colore, concetti spesso confusi tra loro. Fondamentali per comprendere con chiarezza il tema della gestione del colore in fotografia. Un’argomento non trascurabile per un fotografo!
La base: i modelli di colore
I più conosciuti sono l’RGB e il CMYK. Si tratta di modelli matematici astratti che permettono di rappresentare i colori in forma numerica.
Cos’è uno spazio colore?
Uno spazio colore è la specifica applicazione di un modello di colore (RGB, CMYK) e descrive una determinata zona di colori riproducibili. Generalmente si prende come riferimento lo spazio colore tridimensionale CIE L*a*b.
Tra gli spazi di colore più utilizzati in fotografia, derivati dal modello RGB, troviamo, dal più piccolo al più grande: sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB.
Cosa sono invece i profili di colore?
Ogni dispositivo legge i colori diversamente, anche se si tratta di un monitor della stessa marca e modello.
Per questo, al fine di gestire correttamente il colore, è necessario calibrare e generare un profilo di colore (se ti interessa sapere come viene creato un profilo di colore ICC puoi dare un’occhiata a questo precedente articolo).
Il profilo di colore, ottenuto attraverso l’uso di un calibratore o uno spettrofotometro, rappresenta la carta d’identità colorimetrica del dispositivo: il risultato dell’associazione delle coordinate del modello di colore L*a*b con ogni valore RGB (Rosso, Verde, Blu) di uno spazio di colore.
Spero che questo post sulla differenza tra spazi di colore e profili di colore ti abbia chiarito eventuali dubbi sulla gestione del colore in fotografia. Un’argomento complesso, non facile da assimilare e che spesso genera incomprensioni.
Se ti è piaciuto l’articolo o hai qualche domanda a riguardo, scrivimi nei commenti qui sotto!
2 commenti su “Spazi di colore e profili di colore: cosa sono?”
Molto chiaro, grazie!
Mi fa molto piacere Giuseppe!! Saluti!!