Il tempo scorre velocemente e tra un’attività e l’altra a volte dimentico la ragione che mi ha portato ad intraprendere la carriera in fotografia e i benefici che mi ha portato. Per questo ho pensato di scrivere un elenco delle 9 esperienze che non avrei mai vissuto senza la fotografia di viaggio, un pò per un bisogno personale, un pò per condividerlo, nella speranza che aiuti a credere nelle proprie passioni. Vale davvero la pena spendere tempo in qualcosa che ci piace e ci rende felici.
1. Non avrei mai fatto 4 volte di corsa (e scalzo!) il giro dell’enorme Shwedagon Pagoda a Yangon (Myanmar), solo per cercare di fotografare due monaci che stavano camminando nella parte superiore dello stupa ed evitare i numerosi ostacoli tra loro e la mia fotocamera. Ma alla fine ne è valsa la pena!
2. Non avrei mai visto la bellezza dell’hotel Llao llao prima dell’alba, con il cielo color rosa, il lago e le montagne a fare da sfondo, se non mi fossi alzato così presto, spinto dalla voglia di fotografarlo. Pochi minuti di magia che ripagano il fatto di essermi svegliato alle 4.30 in una fredda mattina patagonica.
3. Non avrei percorso in lungo e in largo l’immenso sito archeologico di Petra (Giordania) con tanta volontà (..e sotto il sole cocente!) se non fosse per la voglia di fotografare e scoprire punti di vista sempre diversi.
4. Non avrei mai provato sulla pelle che freddo fa di notte a Reykjavik (Islanda). Ero rimasto un pò più del dovuto al faro di Garoskagi, sulla punta ovest dell’isola per fotografare il sole di mezzanotte e al ritorno, senza prenotazione, non ho trovato un posto per dormire: tutto esaurito! Dopo qualche ora passata in strada e un breve incontro con la polizia locale, ho trovato spazio nella hall di un hotel che alla fine ha accettato la mia disperata richiesta di alloggio. Ricordo che al momento la cosa non mi ha divertito e l’idea di morire assiderato in strada non mi aveva per niente entusiasmato, però con il tempo si è trasformato in un bel ricordo di viaggio.
5. Non avrei passato tempo con Abel, El Colo y Alfredo, tre gaucho delle pampas argentine. Tempo che mi è servito per documentarli e cercare di capire da vicino i sacrifici che comporta il loro stile di vita, completamente isolato dal mondo moderno.
6. Non avrei intrapreso la carriera professionale. La fotografia di viaggio è sempre stata la mia più forte motivazione e ancora oggi continua a sorprendermi ed aprire nuove strade lungo il cammino.
7. Forse non avrei nemmeno conosciuto la mia compagna, con cui condivido la stessa forte passione. Il destino ci ha unito durante un viaggio fotografico in Argentina!
8. Non avrei mai conosciuto tante persone, amatori e professionisti, con cui poter condividere le mie esperienze.
9. Non avrei sognato ad occhi aperti. Non avrei fatto quello che volevo fare. Non sarei mai stato me stesso!
Spero che la lista sia ancora molto lunga e che possa continuare a trasmettere la mia passione agli altri attraverso questo blog, i corsi e i viaggi che organizzo regolarmente a Buenos Aires.
Ti invito a scrivere la tua lista personale come esercizio per capire e ricordati perché le tue passioni sono importanti e dove ti hanno portato finora. Puoi condividerla con me nei commenti qui sotto o in privato, sarò felice di leggerla.